PERA DI MONTELEONE
Le piante madri sono state trovate a Monteleone di Orvieto (TR) e Castelgiorgio (TR), ma è diffusa in tutto l’Orvietano fino ad Amelia e Orte. Ha preso probabilmente origine in quest’area, forse da un incrocio spontaneo o da un semenzale. Viene ancora coltivata alquanto diffusamente in queste zone di collina in grandi esemplari singoli. L’albero è molto vigoroso e rustico, è a portamento espanso e ad elevata produttività. Il frutto è di media grandezza (gr.140-160), ha forma conica corta. La buccia è gialla, liscia, piuttosto spessa, con lenticelle piccole rugginose. Il picciolo è medio lungo, ricurvo. La polpa è bianca, compatta, non troppo granulosa, saporita e aromatica. Questa pera viene raccolta la prima decade di ottobre e per la conservazione in fruttaio tradizionalmente veniva appesa in trecce o stesa. E’ molto serbevole.
In alcuni paesi dell’area di coltura viene chiamata anche pera Papera forse per il modo in cui è inserito il peduncolo, che ricorda un becco d’oca, o forse anche per il colore giallo intenso. Detta ‘bistecca del villano’ per sottolineare il suo valore nutritivo, era molto preziosa per la sua serbevolezza. Veniva consumata molto spesso cotta, anche insieme alle castagne, per una zuppa dolce. Ottima anche al forno.